Conca dei Marini

Si chiama Conca dei Marini e potrebbe meglio chiamarsi “Conca di cielo”. Le sue case non sono ammucchiate ma sparse e cintate di verde. Si vedono bene dal mare perché Conca è come un grande libro aperto sul leggio della collina!

 

All’origine questa terra si chiamava Cossa e gli studiosi dicono fu provincia Romana. È piccola ma forse non basta un giorno per visitarla!!!

–       la Torre Saracena, eretta nel XVI secolo nella parte più alta del promontorio, che ancora oggi domina tutta la costa;

–       Un unicum è la Grotta dello Smeraldo annidata nella silenziosa e straordinaria piega dell’orlo costiero. Naturalmente è la più bella della riviera perché cavalca un pittoresco possente promontorio proteso nell’acqua di un incredibile verde smeraldo. Vi si può accedere dalla strada nazionale con ascensore oppure dal mare. Alla banchina d’ingresso la zattera introduce nella spelonca che, come per incanto, si trasforma in un fantastico tempio verde, ricco di figure e di bassorilievi, opera di millenni e dell’acqua. La grotta comunica con il mare attraverso una stretta apertura subacquea e la luce, filtrando attraverso la massa liquida, crea un’atmosfera surreale … da non perdere!

 

–       Deliziosa è la Marina di Conca con le casette a fior di mare e la cappellina dedicata alla Madonna della Neve che ogni anno tripudia di colore e di luci nella festa del 5 agosto, giorno in cui c’è la famosa processione della statua via mare!

Jacqueline Kennedy e Gianni Agnelli sono venuti qui a fare il bagno. Il litorale è particolarmente adatto alla pesca.

 

–       Chi da Amalfi si inerpica in ampie volute verso Agerola, scorge librata tra cielo e mare, la sagoma inconfondibile di un edificio maestoso ed austero: l’ex convento Santa Rosa, antica residenza di suore domenicane ed attuale albergo con lo stesso nome.

Proprio qui, in questo meraviglioso angolo di mondo, nacque la celebre sfogliatella “Santa Rosa” frutto dell’iniziativa e dell’abilità delle monache che intesero poi battezzare la loro dolce invenzione con il nome appunto del seicentesco monastero. Vollero dargli un aspetto particolare a forma di cappuccio o di conchiglia, quasi a dar forma agli elementi più cari e rappresentativi del luogo: il Convento e il mare. L’originale idea della sfogliatella, che risale ai primi anni del Settecento, venne per la prima volta alle suore in un giorno in cui, con cadenza quindicinale, erano solite preparare il pane occorrente ai bisogni del Convento. Poiché era rimasto inutilizzato un piccolo quantitativo d’impasto lievitato, invece di disfarsene provarono ad aggiungere sugna, zucchero e un bicchiere di vino San Nicola di produzione propria. Scoprirono con grande sorpresa che da quell’impasto si ottenevano dolci di ottimo sapore e continuarono a produrne in quantità sempre più ragionevoli…

 

Belle, antiche e degne di attenzione sono le chiese:

  • la Chiesa di sant’Antonio, caratterizzata dal campanile in maiolica e dai giardini di limoni che la circondano;

 

  • il Convento di Santa Rosa, di antica fondazione, dove la tradizione vuole sia stata inventata la celeberrima sfogliatella;

 

  • la chiesa di San Pancrazio Martire circondata da un oliveto bellissimo attraversato da uno scenografico scaleo ricordato dai versi di Alfonso Gatto e dalle tele di Mario Avallone e Clemente Tafuri. In un locale della chiesa sono ancora oggi presenti numerosi quadri che documentano gli “ex-voto” per i miracoli attribuiti a Don Gaetano Amodio, più volte invocato dai marinai nei momenti di pericolo.

  • la chiesa di San Michele Arcangelo sorge tra la vegetazione tipica della zona (limoni, carrubi e ulivi), in località “Penne”. Anche di questo edificio religioso non si conosce la data della fondazione e la tradizione vuole che sia molto antico. In un atto notarile si apprende che la chiesa esisteva prima del 1208.

 

  • la Cappella dell’Immacolata Concezione è situata sul lato ovest della piazza principale del paese, nota come Piazza Olmo per la presenza appunto di olmi. È stata eretta sul finire del XVII secolo dalla famiglia Pandolfi.

  • la Cappella della Madonna della Neve fu eretta a protezione dei marinai sulla spiaggia. Questo luogo di culto ancora caro ai conchesi si trova incastonato nella roccia. Le sue dimensioni sono esigue e per questo motivo il 5 agosto la messa viene celebrata sulla spiaggia. La legenda racconta che l’alto rilievo che si trova sull’altare, raffigurante la Madonna con il bambino Gesù, fu trovato dai marinai di Conca su una spiaggia presso Costantinopoli, dopo il saccheggio della città da parte degli ottomani.

 

 

Conca è il luogo ideale per soggiornare perché è il luogo tranquillo dove si respira aria purissima, dove si possono fare meravigliose passeggiate. È un paese felice, è un posto da sogno e la sua felicità è aperta a tutti!