La costiera amalfitana è il tratto di costa campana, situato a sud della penisola sorrentina, che si affaccia sul golfo di Salerno; è delimitato ad ovest da Positano e ad est da Vietri sul Mare. È un tratto di costa famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, sede di importanti insediamenti turistici.
AMALFI
In provincia di Salerno, Amalfi è uno dei paesi campani più conosciuti nel mondo: merito della celebre costiera amalfitana, che proprio da Amalfi prende il nome.
Nel 1997 l’intera Costiera Amalfitana è stata inclusa tra i Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO.
L’origine di Amalfi non ha molte testimonianze, ma un’iscrizione, “Descendit ex patribus romanorum” conferma che furono i Romani a fondarla. La leggenda narra che Amalfi fosse una fanciulla amata da Ercole, poi sepolta in questi luoghi per volere degli Dei.
I Romani vi si rifugiarono con molta probabilità a causa delle invasioni germaniche e longobarde, e la cittadina venne utilizzata come roccaforte difensiva del Ducato bizantino di Napoli. Grazie alla perizia degli esperti marittimi di Amalfi, i Bizantini mantennero un rapporto di pace e collaborazione con gli amalfitani.
Dal IX secolo Amalfi divenne una delle quattro repubbliche marinare italiane, e si contese la supremazia sul traffico marittimo della penisola insieme alle rivali Venezia, Genova ePisa.
Monumenti e musei
– Il monumento più importante di Amalfi è il Duomo di Sant’Andrea, in stile arabo, che nasce da una sovrapposizione di vari edifici, e che si presenta come una delle poche cattedrali “composte” in Italia. Composta perché è formata da più chiese, l’una affiancata all’altra, costruite in periodi diversi e poi riunite.
– la Chiesa di Santa Maria a Piazza, con un quadro di epoca bizantina raffigurante una Madonna nera con bambino.
– Amalfi è molto conosciuta nei dintorni anche per il Museo della Carta, un’ex cartiera trasformata alla fine degli anni ’60, che viene aperta periodicamente per visite guidate.
– Come vuole la tradizione, ogni anno si tiene la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, che vede partecipare Amalfi insieme a Pisa, Genova e Venezia. La regata, che si svolge ogni anno dal 1854, nasce per rievocare i fasti delle Repubbliche marinare, che dal X al XVIII secolo scrissero una parte importante della storia italiana, e anche di quella degli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Grazie alla loro centralità nel traffico commerciale marittimo, riuscirono infatti a migliorare notevolmente l’economia del luogo, portando ad uno sviluppo notevole. La storica regata delle repubbliche marinare si tiene ogni anno in una delle diverse località: ad Amalfi, oppure a Pisa, sull’Arno, o ancora nella Laguna di Venezia, oppure nel porto di Genova.
Nella seconda metà di giugno, invece, il paese è in festa per la ricorrenza del Patrocinio di Sant’Andrea, attuale patrono di Amalfi. Per l’occasione vengono organizzate funzioni religiose, processioni, letture, lodi, con annessi eventi di vario tipo.
POSITANO
Positano “La perla della costiera Amalfitana” abbarbicata sulla collina scoscesa con le abitazioni che arrivano fino al mare. E’ da visitare non soltanto per i panorami suggestivi ed il mare cristallino, ma anche per gli odori, i suoni, le sensazioni che il luogo emana.
RAVELLO
Situata alla sommità della valle del Dragone Ravello è un paese-giardino che racchiude scorci incantevoli e panorami indescrivibili. La bellezza di questo luogo attrae da secoli viaggiatori, intellettuali ed artisti di tutte le nazionalità come Boccaccio, Wagner e moltissimi altri.
Ravello, inizialmente residenza dei patrizi romani, conobbe, analogamente ad Amalfi, il suo massimo splendore fra il X ed il XIII secolo grazie all’intenso commercio marittimo ed alla produzione di tessuti (lana e cotone). Il declino giunse sfortunatamente con i normanni di Ruggero II e la loro dominazione, ma sopratutto con l’invasione dei Pisani nel 1337 che tolse a tutta la Costiera l’indipendenza politica ed economica.
Ravello racchiude una gemma particolarmente preziosa: Villa Cimbrone, edificata intorno all’XI secolo, e resa ancora più bella agli inizi del novecento da un gentiluomo inglese, Lord Grimthorpe, con l’aiuto del ravellese Nicola Mansi. I giardini di Cimbrone sono ancora oggi un raro esempio di grazia e amenità. La villa insieme a Villa Rufolo ed altre strutture in paese, rappresenta alla perfezione l’architettura tipica dei principali centri della Costiera Amalfitana.
La Città della musica, che ha ammaliato i più grandi scrittori, poeti, musicisti e paesaggisti di Otto e Novecento, si è dotata anche di uno spazio ad hoc per i concerti e le manifestazioni spettacolari.
L’auditorium di Ravello, realizzato su un progetto del grande architetto brasiliano Oscar Niemayer, punta a favorire la destagionalizzazione del Festival, che così diventa permanente, con concerti anche nei mesi invernali.
SORRENTO
Aggrappata su un costone roccioso, offre uno dei panorami più belli della zona, alle porte della Divina Costiera. Sorrento è una Musa, ispiratrice di vita, di sogno e di amore.
NAPOLI
Napoli, la capitale del mezzogiorno, nasconde numerosi tesori a partire dal centro storico con le sue strade affollate, il Corso Umberto, che è una delle vie principali della città, noto per i molti negozi dedicati allo shopping fino ad arrivare a Piazza Municipio. Suggestivo è il quartiere residenziale del Vomero e la collina di Posilippo da cui si ha una vista mozzafiato sulla baia. Lungo le rive di Mergellina, si può ammirare Castel dell’Ovo, che si trova alla fine del molo di Santa Lucia. Ulteriore luogo di interesse è Castel Nuovo costruito per Carlo I d’Angiò… Come non fermarsi a Piazza Plebiscito dove si può ammirare l’elegante facciata di Palazzo Reale che confina la piazza e la chiesa di San Francesco di Paola ispirato al Pantheon di Roma, o una pausa nel caffè Gambrinus, uno dei più caffè storico di Napoli, dove si sono incontrati artisti, intellettuali, e politici di tutte le epoche…??? Questo e tanto altro da scoprire di questa meravigliosa città!
POMPEI
Famosi a livello planetario, gli scavi di Pompei sono l’unico sito archeologico al mondo, assieme a quello di Ercolano, in grado di restituire al visitatore un centro abitato romano, la cui vita è rimasta ferma ad una lontana mattina del 79 d.C., epoca dalla quale il Vesuvio decise di cancellarlo dall’orbe terraqueo.
La città deve il suo eccezionale stato di conservazione alle modalità con cui è stata sepolta. Tonnellate di ceneri, pomici e lapilli l’hanno coperta sotto uno strato di oltre 6 metri preservandola, nel contempo, dalla maggior parte delle offese del tempo. Gli stessi materiali piroclastici, cementandosi attorno ai corpi investiti, ne hanno conservato l’impronta, consentendo agli archeologi di restituirceli negli atteggiamenti assunti a seguito di brevi ma atroci agonie.